Scopri il Progetto CerAmici
In questi giorni alcuni dei laboratori di Fondazione Historie apriranno le loro porte alle classi quarte e quinte della scuola elementare “Gaetano Belotti” di Villafranca di Verona.
Lunedì 13 gennaio è iniziato, infatti, CerAmici 2020, un progetto rivolto da alcuni anni alle scuole elementari con il duplice obiettivo di far conoscere agli studenti il mondo dell’artigianato, del fare con mano e dei mestieri di una volta e di entrare in contatto con la disabilità, vista in un’accezione positiva di saper fare, di aiuto e di superamento del limite.
La persona con disabilità, grazie a questo progetto, diventa agli occhi dei bambini un maestro di lavoro, una persona da guardare con rispetto e fiducia, una persona con abilità.
Il progetto è nato nel 2013 e ogni anno porta circa un centinaio di bambini a contatto con la nostra realtà. Da sempre i destinatari del progetto sono le classi quinte, non solo della “Belotti”, ma anche di altre scuole del circondario. Quest’anno si è scelto, di comune accordo con le maestre, di attuare uno spostamento sulle classi quarte. In via eccezionale, perciò, (per non lasciar fuori proprio nessuno) il progetto sarà svolto in due fasi: da gennaio a marzo saranno protagoniste le classi quarte, da marzo a maggio gli incontri verranno ripetuti con le classi quinte. Quest’anno aumenteranno, quindi, i partecipanti! Dai quasi cento degli scorsi anni a più di centocinquanta.
Il motivo per cui questo progetto ha avuto successo in questi anni risiede sicuramente nella possibilità di esperienza concreta che offre e nei suoi obiettivi. Primo fra tutti vi è quello di diffondere una cultura dell’inclusione improntata sull’accoglienza, sulla possibilità e sul porre al primo piano la persona e i suoi valori. Con le classi si parla concretamente di pregiudizi e di isolamento.
Un secondo importante obiettivo risiede nella promozione del lavoro dei laboratori di Fondazione Historie, inteso come riabilitante sia socialmente (prodotti che vengono acquistati e apprezzati dalla collettività) che personalmente (gratificazione personale nell’apprendere un mestiere).
Ultimo, ma non per importanza, vi è la volontà di far sperimentare ai giovani d’oggi quei lavori manuali spesso accantonati per l’uso di macchinari e tecnologie. Nel corso del progetto si parla, infatti, di artigianato e di strumenti tipici di alcuni mestieri (telaio a pedali, matterello e tornio manuale ne sono solo alcuni).
Nello specifico dei diversi incontri, il primo, a scuola, è dedicato al ragionare sul termine disabilità non solo come non saper o non poter fare una determinata cosa (non vedere, non camminare, etc), ma come termine a cui possono essere affiancate anche parole “positive” come abilità, valore, aiuto, speciale ed essere uguali nonostante le diversità. Con tutte le classi si ragiona sulla mission di Fondazione Historie (le abilità sono un valore) e su cosa ciascuno può fare per essere fedele a questo motto tutti i giorni (ad esempio: non prendendo in giro gli altri, ma, al contrario, aiutando chi è in difficoltà). La discussione è aiutata anche dalla visione del video “Antonino e il pentolino”, al termine del quale sono scaturiti commenti del tipo: ognuno ha il suo pentolino, chi più piccolo, chi più grande, ma tutti dobbiamo imparare a conviverci e, anzi, ad utilizzarlo in modo positivo, anche grazie all’aiuto degli altri.
Successivamente, attraverso fotografie e video sono stati presentati i laboratori ad ora attivi presso i nostri Centri Diurni. Nei prossimi tre incontri, ciascuna classe ne sperimenterà alcuni: quello di ceramica, a cui il progetto è fin dalla sua nascita profondamente legato, quello di bricolage e quello di agricoltura (new entry di quest’anno). Tutti gli appuntamenti avranno luogo nella sede di via Cantore, con la presenza fondamentale dei lavoratori di ciascun laboratorio, nella convinzione che la testimonianza di quotidianità reale sia il miglior insegnamento. Una grossa novità di quest’anno è proprio quella dell’introduzione di due ulteriori laboratori nel progetto. Mentre in passato le classi svolgevano tutti gli incontri del laboratorio di ceramica suddivisi in tecnica di realizzazione, tecnica di decoro e rifinitura, con l’affiancamento di una parte più didattica durante ciascuno dei tre incontri, oggi gli incontri sulla ceramica sono condensati in un’unica giornata per lasciare lo spazio anche al gruppo agricoltura, che presenterà con immagini e video il lavoro nelle nostre serre e il ciclo di produzione dello zafferano, e al laboratorio di bricolage, che farà provare alle classi il lavoro con la big shot e con la carta riciclata. Dopo una parte più esplicativa, in ogni incontro seguirà una parte pratica.
Come simbolo del lavoro svolto, ciascuno porterà a casa il proprio manufatto, che quest’anno sarà completamente nuovo. Vi anticipiamo solo che è un oggetto in ceramica “con la vita all’interno”. Seguiteci sulla pagina Facebook per saperne di più!
Crediamo profondamente in questo progetto e nel suo valore sociale e culturale, al fine di crescere una popolazione consapevole, attenta e rispettosa verso il prossimo. Siamo profondamente soddisfatti del suo andamento in questi ultimi cinque anni e dei frutti che ha generato.
Incontrare le scuole ci permette, infatti, di aprirci al territorio e alle famiglie di tutti i bambini che vi partecipano. Ci permette di confrontarci con la realtà esterna alla Fondazione e di ragionare sul concetto di inclusione.
Da parte loro, tutte le classi che negli anni hanno partecipato ci hanno sempre riportato una soddisfazione generale per il progetto e per le attività proposte, richiedendo di anno in anno il ripetersi dell’esperienza e chiedendoci la creazione di altri progetti affini come quello di sperimentazione del laboratorio di tessitura.
Se altre scuole volessero mettersi in contatto con noi per la creazione di progetti analoghi, anche di più breve durata, ci contattino via mail all’indirizzo valoreartigiano@historie.it.