Historie con voi – I proverbi giusti al momento giusto
La nostra Sofia Pigozzo è una grande appassionata di proverbi!
Vediamo cosa ci racconta su questo variegato argomento:
Mi hanno sempre affascinato le persone che riescono a dire la frase giusta, al momento giusto. Con un po’ di dispiacere devo ammettere di non rientrare in tale categoria e mi trovo a ideare la risposta perfetta solo ore dopo, tornando a casa in macchina o facendo la doccia la sera. Allo stesso modo ho sempre ammirato gli “snocciolatori” di proverbi e modi di dire che riescono a sintetizzare concetti che io probabilmente spiegherei attraverso circumnavigazioni lunghissime.
I proverbi sono quelle brevi frasi incisive che racchiudono un vasto concetto attraverso poche parole. Si presentano sotto forma di metafore o similitudini, spesso accompagnati da rime o assonanze, rendendoli così piacevoli da immaginare o ascoltare.
Solitamente si riferiscono a conoscenze popolari o luoghi comuni, giudizi, ammonizioni o consigli. Sono parte integrante delle nostre tradizioni e culture da sempre, portano avanti la loro testimonianza; sono tramandati da generazione a generazione e spesso la loro origine rimane sconosciuta.
Di proverbi ne esistono davvero tantissimi, per ogni momento dell’anno e per ogni occasione. È affascinante vedere come culture tra loro lontane e diverse possano spiegare con leggere sfumature lo stesso concetto. Ciò che noi, ad esempio, comunemente spieghiamo attraverso il modo di dire “Tenere il piede in due scarpe” o la frase “Chi sta seduto su due sedie cade per terra” viene espresso con immagini diverse in base alla cultura di appartenenza. Vi è quindi il proverbio russo che recita “Chi caccia due lepri, non ne piglia nessuna” o il proverbio dei nativi americani che invece afferma che “Coloro che hanno un piede nella canoa e un piede nella barca, stanno per cadere nel fiume”.
Allo stesso tempo ci sono innumerevoli detti e proverbi appartenenti in ugual modo alla nostra cultura che si contraddicono tra loro, affermano l’uno il contrario dell’altro. Tra i vari esempi:
“Né bello né buono fu mai troppo” e “Il troppo stroppia”;
“Chi si somiglia si piglia” e “Gli opposti si attraggono”;
“La penna è più potente della spada” e “Contro la forza la ragione non vale”.
A proposito della relatività dei proverbi da noi comunemente utilizzati, Gianni Rodari esprime tale concetto in una filastrocca di dodici righe, presente nella raccolta “Il libro degli errori”:
Dice un proverbio dei tempi andati:
“Meglio soli che male accompagnati”.
Io ne so uno più bello assai:
“In compagnia lontano vai”.
Dice un proverbio, chissà perché:
“Chi fa da sé fa per tre”.
Da quest’orecchio io non ci sento:
“Chi ha cento amici fa per cento”.
Dice un proverbio con la muffa:
“Chi sta solo non fa baruffa”.
Questa, io dico, è una bugia:
“Se siamo in tanti, si fa allegria”.
Dopo tutte queste considerazioni possiamo giungere alla conclusione che i proverbi, oltre a testimonianze di culture e tradizioni, possono anche essere degli ottimi alleati durante le nostre discussioni, avvalorando una posizione o l’altra.
Arrivati fin qui, ora siamo curiosi di sapere in che categoria rientrate voi: lunghe e articolate risposte o proverbi giusti al momento giusto?
Scriveteci all’indirizzo fondazione@historie.it o inviateci un messaggio whatsapp con i vostri proverbi ai numeri dei Centri Diurni di riferimento.
#HistorieconVoi