Memorie Intrecciate: racconti di vita tra Passato e Presente
3 Aprile 1973: 1 telefonata da un cellulare portatile
Per sviluppare questo articolo noi del Gruppo Benjamin di Povegliano siamo partiti dalla scelta di alcune parole chiave, ovvero: RELAZIONI, DITA, TROPPA DIPENDENZA, OCCHI, GENERAZIONI ed il titolo che ci sentiamo di attribuire al nostro articolo è
“Il telefono cellulare: da strumento di unione a causa di divisione”.
Chi l’avrebbe mai detto che l’invenzione del telefono, quel piccolo oggetto che ci tiene compagnia, potesse trasformarsi da uno strumento che da unione a uno che porta a divisione?
Sì, è vero, il telefono ha rivoluzionato il modo in cui comunichiamo, lavoriamo e affrontiamo le emergenze, ha aperto un mondo di opportunità, ma ha anche creato una sorta di barriera invisi- bile tra noi e il mondo reale.
Una volta, crescere significava respirare l’aria di un paese o di una corte, immergersi nelle relazioni fisiche quotidiane. Gli anziani trasmettevano saggezza attraverso le loro storie, e i giova- ni imparavano dagli adulti. Ma ora? Ora sembra che tutto avvenga attraverso uno schermo.
Certo, ci sono aspetti positivi. G. giustamente nota che i messaggi ci permettono di comunicare sentimenti istantaneamente. Ma A. ribatte che non c’è niente come una lettera scritta a mano. Ricorda quando, da giovane, le lettere amorose dovevano passare sotto il giudizio della mamma e della sorella maggiore prima di arrivare alla destinataria. Ah, quei tempi!
Ma torniamo al presente. Il progresso è indiscutibile. La velocità con cui le dita dei giovani scorrono sullo schermo è impressionante. Ma per chi ha lavorato con le mani per tutta la vita, la tastiera può sembrare una sfida. E che dire della vista? Le lettere piccole e la luminosità dello schermo ci costringono ad afferrare gli occhiali per aiutare i nostri occhi.
E poi c’è la dipendenza. Quell’impulso irresistibile di controllare lo schermo ogni pochi minuti. Ci siamo abituati a comunicare solo attraverso messaggi, ma forse abbiamo perso di vista la qualità delle relazioni.
Dobbiamo trovare un equilibrio. Il telefono è uno strumento potente, ma non dovrebbe governare la nostra vita. Dobbiamo tornare a valorizzare le relazioni fisiche, le conversazioni faccia a faccia, le lettere scritte a mano.
In conclusione, l’uso del cellulare ha avuto un impatto significativo sulla nostra società, influenzando le relazioni umane e il modo in cui ci connettiamo con il mondo. Le nostre generazioni spesso riflettono con nostalgia su un tempo in cui le relazioni erano più tangibili e le comunica- zioni più ponderate, mentre le generazioni più giovani abbracciano la tecnologia come una parte integrante della loro vita quotidiana, sfruttando la sua velocità e convenienza.
Tuttavia, è importante riconoscere che entrambi i punti di vista hanno valore. Le esperienze più tradizionali offrono un senso di connessione più profondo e un apprezzamento per la lentezza e la qualità delle relazioni, mentre l’uso del cellulare e della tecnologia fornisce accesso immediato to all’informazione e facilita la comunicazione a distanza.
Per trovare un equilibrio sano, è essenziale per le persone di tutte le età riflettere sull’uso del cellulare nella propria vita, cercando di valutare in modo equo la convenienza della tecnologia con la necessità di mantenere relazioni significative e connessioni umane autentiche. Solo attraverso un approccio consapevole possiamo sfruttare appieno il potenziale del cellulare senza compromettere la nostra qualità di vita e le relazioni che valorizziamo.
Gruppo Benjamin Povegliano