Scopriamo insieme gli Appartamenti per l’autonomia e l’indipendenza
di Via Cantore 6, a Villafranca
Parliamo di futuro!
Noi siamo convinti che si possa ottenere la migliore qualità della vita solo con autonomia, indipendenza e inclusione. Questi sono per noi tre elementi cardine che caratterizzano un’esistenza bella e soddisfacente.
Abbiamo quindi pensato a come poter offrire alle persone con disabilità psichica e alle loro famiglie un percorso verso l’autonomia che consenta di sperimentare e accrescere la propria indipendenza in modo sicuro, tutelato e inclusivo, sotto la guida di professionisti preparati e attenti, e con l’impiego delle più moderne tecnologie domotiche.
Ci siamo concentrati sui 3 nuovissimi appartamenti di Via Cantore 6, a Villafranca di Verona, in quel gioiellino che è una Villa Bozzi fresca di restauro. Appartamenti finemente ristrutturati, luminosissimi e dotati di ogni comfort (TV, Wi-Fi, cucina, un bagno per ogni appartamento), pronti a ospitare fin da subito fino a 6 persone.
L’innovatività di questo progetto consiste nella possibilità per l’ospite di provare la vita indipendente in un contesto controllato, dai costi sostenibili, affiancando l’attività esterna dei Centri Diurni con lo sviluppo del percorso di vita inclusiva in parziale autonomia.
Per chi è pensato il progetto?
Questo progetto è fortemente consigliato per le persone con disabilità psichica o cognitiva che desiderano ricercare autonomia e indipendenza in un ambiente controllato e sicuro.
A chi dopo una vita in comunità si sente pronto e ha voglia di sperimentare le proprie autonomie, mettendosi alla prova, a chi ha ancora voglia di imparare, di crescere, a chi ha voglia di vivere a pieno la propria vita autodeterminandosi e prendendosi qualche responsabilità.
A chi ha già delle ottime autonomie, ma ha bisogno di una supervisione, di una guida per sentirti un po’ più sicuro e in grado di farcela. Magari dividendo questi impegni di vita con un’altra persona, per non sentirsi solo e per avere qualcuno con cui confrontarsi o con cui guardare la tv la sera.
A chi sente l’esigenza di vivere brevi periodi al di fuori della propria famiglia d’origine, a chi ha voglia di spiccare il volo, di fare le proprie piccole scelte, i propri errori.
Come raggiungere l’autonomia in modo inclusivo?
Ci siamo posti questa domanda perché a volte è facile costruire castelli in aria che poi, però, all’atto pratico non risultano applicabili. E invece la volontà del progetto è di dare una risposta seria, realistica e sostenibile (anche in termini economici) per le famiglie che veramente desiderano regalare al congiunto disabile psichico un presente e un futuro di qualità
Il progetto quindi si esplica non solo nella vita in appartamento, ma anche seguendo giornate in autonomia controllata che prevedano orari precisi, uscite per attività d’impegno, gestione degli spazi, dell’igiene personale, preparazione dei pasti, partecipazione ad attività programmate (spesa, gruppi d’interesse, attività sportive) sotto la guida di educatori professionali.
Nei week-end verranno organizzate visite alle famiglie e agli amici, con il loro coinvolgimento nelle attività.
Ecco come abbiamo pensato si debba svolgere una giornata feriale tipo:
- ore 8.00: alzata e preparazione della colazione in autonomia
- ore 8.30 – 9.00: uscita per attività esterna d’impegno
- ore 15.00 – 16.00: rientro e sistemazione spazi propri e comuni, igiene personale, organizzazione pomeriggio sotto la guida di un educatore
- ore 16.00 – 19.00: partecipazione ad attività programmate (spesa, partecipazione a gruppi d’interesse come ad esempio sportivi, ricreativi, culturali, … sotto la guida di un educatore)
- ore 19.00: preparazione della cena alla presenza di un educatore
- ore 20.00: organizzazione della serata con l’affiancamento di un educatore
- ore 21.00: uscita dell’educatore e notte in autonomia.
Il week-end sarà più improntato sulle attività di divertimento, relax e di relazione.
- Sabato: presenza dell’educatore per l’organizzazione e lo svolgimento della giornata con attività di interesse e per la crescita del singolo
- Domenica: visita ad amici o familiari e loro coinvolgimento nelle attività
Quali sono le tutele?
Capiamo bene che un percorso di questo tipo possa preoccupare i familiari del disabile: la vita autonoma dei figli crea sempre apprensione, e in questo caso si aggiunge un fattore di ansia ulteriore.
E’ per questo che abbiamo sviluppato un ampio insieme di tutele e garanzie volte a offrire la massima sicurezza e tranquillità al disabile e ai suoi familiari.
Nello svolgimento autonomo delle attività quotidiane e delle relazioni vi sarà un intervento di formazione e accompagnamento da parte dei nostri operatori.
Garantiamo la presenza di un educatore per formare, correggere e sostenere.
Abbiamo scelto di utilizzare le più avanzate soluzioni domotiche per la massima sicurezza degli ospiti: controllo degli accessi, sistema di alert, telecontrollo, videocomunicazione, … Ogni strumento che possa aiutare a sentirsi più sicuri.
Il servizio di reperibilità rapida notturna consentirà agli ospiti di sentirsi responsabilizzati e, nel contempo, di ricevere pronta assistenza qualora necessario.
Ma la sicurezza non è tutto: per assicurare la massima inclusione, e perché non si può essere davvero indipendenti se si rimane soli, prevediamo l’inserimento in gruppi locali d’interesse del singolo: sport, gruppi di artigianato creativo, …
E ora?
E ora vi invitiamo a venire a visitare i nostri appartamenti, non appena sarà possibile. Chiamate fin da subito in Fondazione per prenotare l’appuntamento.
Sarà l’occasione per conoscerci meglio e per approfondire – se siete interessati e comunque senza impegno – questo progetto e le altre soluzioni per l’indipendenza e l’autonomia.
Intanto visitiamo insieme gli appartamenti con il tour guidato e con le foto degli ambienti.