Comunità Corallo
COMUNITA’ CORALLO
La comunità Corallo si sviluppa al secondo e terzo piano della struttura di Fondazione Historie in via Mantova n° 11 a Villafranca di Verona ed è stata inaugurata il 4 Marzo del 2015.
Bella, luminosa, con grandi vetrate che offrono la vista del castello di Villafranca è sempre motivo di grande orgoglio mostrarla a chi viene in visita.
QUANDO SI DICE CHE LE PARETI HANNO UNA STORIA.
I meravigliosi disegni che arricchiscono le pareti degli spazi comuni sono stati realizzati e donati dall’artista francese Mireille Perrin, che abbiamo avuto il piacere di ospitare per qualche mese, durante un suo viaggio in Italia, organizzato per imparare l’italiano in modo non tradizionale.
Nei mesi in cui è stata con noi, Mirelle ha lavorato nel laboratorio di ceramica con i nostri artigiani e per ringraziarci dell’esperienza e dell’ospitalità ha trasferito sul muro alcuni disegni realizzati dai nostri ragazzi dei laboratori, arricchendoli poi con alcune sue opere e riportandoli sulle grandi pareti della comunità attraverso la tecnica del Trompe l’Oeil. Questi pezzi unici, riscaldano la comunità e la rendono ancora più bella.
LA BELLEZZA COME QUALITA’ DI VITA
Perché sì, vi sembrerà strano, come aggettivo utilizzato per descrivere una comunità per persone con disabilità, quasi non ne avessero il diritto o come se la difficoltà e la fragilità possano sempre avere la meglio sulla bellezza… ma la comunità Corallo è proprio bella!
L’aria che si respira quando si è accolti nella comunità Corallo è positiva, le emozioni che i colori suscitano sono una determinante fondamentale sulla percezione della qualità di vita e sulla sensazione di benessere.
Le stanze sono personali e personalizzate ed entrando in ognuna di esse, si può iniziare a conoscere un po’ chi la abita: ricordi, foto, oggetti fanno respirare, lontani dall’idea di spazi asettici e che devono essere vissuti “per forza e a volte anche contro voglia”. Banalmente si respira aria di casa.
LA VITA ALLA CORALLO
E come in tutte le case, anche nella comunità Corallo non mancano i problemi, le liti per le faccende, per i programmi da guardare alla tv, per la musica da ascoltare o per i pasti. Ma non mancano neppure i sorrisi, le lacrime anche di gioia, le feste di compleanno, le grigliate, gli aperitivi, il Natale con i regali sotto l’albero e le gigantesche uova di Pasqua.
Il progetto iniziale, che poi nel corso degli anni si è adattato alle esigenze delle persone che l’hanno abitata e/o che avevano bisogno di lei, anche solo per un breve periodo della loro vita, era il chiaro: la Comunità Corallo doveva essere un luogo per accogliere persone giovani, abbastanza autonome da poter gestire in autonomia le opportunità che il territorio di Villafranca proponeva.
Poi, come spesso accade, i progetti si modificano e adattano in corsa. la Corallo, fino a oggi, ha ospitato persone autonome, alcune di loro durante la permanenza hanno avuto l’opportunità di studiare e laurearsi, altre che grazie alle possibilità che la comunità offre hanno potuto crescere, autodeterminarsi e sono poi passate nei nostri appartamenti Rosso Corsa.
Ma la Corallo ha ospitato anche persone che hanno avuto bisogno di accoglienza, che dopo essersi sperimentate in percorsi evolutivi, sono “tornate” perché magari non era il momento giusto o anche solo perché crescere, evolvere vuol dire anche lasciare e loro non erano pronti a “lasciare la Corallo”.
I PROGETTI DI AUTONOMIA
È stata la casa di progetti pilota come “Prove di Volo”, un piccolo gruppo di 3-4 ragazzi che frequentavano i nostri centri diurni, che ha iniziato a sperimentarsi in alcuni weekend in autonomia. Il progetto prevedeva una riunione di programmazione con un educatore il venerdì e una di verifica la domenica al termine del weekend. I ragazzi si sperimentavano nelle prime grandi scelte in autonomia: quale film andare a noleggiare, che pizzeria scegliere per la cena del sabato sera, che giro fare durante la passeggiata in centro e, oltre a mettersi in gioco a livello personale, lo dovevano fare trovando un accordo con il gruppo.
Inizialmente il ruolo dell’educatore fungeva da garante e da coordinatore, poi sempre più da mediatore fino a dimostrarsi quasi superfluo, perché le persone che avevano aderito al progetto erano cresciute, avevano sviluppato capacità organizzative, di adattamento, di propositività che erano probabilmente sopite.
Da allora la Comunità Corallo è la seconda casa dei nostri ragazzi dei Centri Diurni, che per esigenze della famiglia o per un loro desiderio di adultità, con una precisa programmazione a incastro della nostra coordinatrice, passano alcuni fine settimana all’interno della comunità.
In questi ultimi mesi abbiamo dato la disponibilità per essere anche un luogo di accoglienza in modo più ampio e, in co-progettazione con i Servizi Sociali dell’ATS di Sona, stiamo progettando una nuova avventura, perché le sfide ci piacciono da sempre, come da sempre ci piace essere a disposizione dei bisogni del territorio e delle persone. Tutte e nella loro totalità!
Martina